ad memoriam, Aucelio
OH VITUPERIO, O DELITTUOSO SCEMPIO DELL'UMANE GENTI!
HOMO DEMENS, HOMO CAFONE, GREZZO, BAROTTO, ROZZO BOARO E CHI PIU' N'HA
PIU' N'AGGIUNGA!
Aucelio è finito.
Finito.
La cappella sistina del kitsch più autentico è stata imbiancata.
un pezzo di venezia VERO, VERO, VERO in mezzo a tutta la baracca, la bomboniera, la favoletta ricamata e bianca, un pezzo di venezia sincero e disinteressato e puro, un pezzo che stava lì da quarant'anni e ogni giorno s'arricchiva di un oggetto stravagante, una cianfrusaglia nuova, un festone sgualcito, una maschera di plastica rotta, un palo da ormeggio colorato, un pesce rosso nell'acquario demente, un qualcosa che significava qualcos'altro oppure niente
a contrastare l'opulenza marmoreggiante della venezia di fuori, l'opulenza patafisica di quella venezia di dentro che possono avere solo i veneziani
SPAZZATO VIA questo capolavoro dello strambo alchimista Aucelio, spazzate via le sedie a gruviera, le pareti multistrato, le vecchie foto ed i colori, spazzato via da qualche incompetente e banale gestore di bar incapace di percepire l'essenza del luogo incredibile che è venuto a distruggere, oh ignoranza, oh porcheria, oh onta, oh coglioni stramaledetti che siate fulminati dalle vostre buone intenzioni, oh ridicoli spaventapasseri, sciocchi acchiappafantasmi, superflui turlupinatori ridicoli e superficiali caproni, feccia dell'umana gente lontano da me lontano da me che tanto il coltello è ormai entrato del tutto
HOMO DEMENS, HOMO CAFONE, GREZZO, BAROTTO, ROZZO BOARO E CHI PIU' N'HA
PIU' N'AGGIUNGA!
Aucelio è finito.
Finito.
La cappella sistina del kitsch più autentico è stata imbiancata.
un pezzo di venezia VERO, VERO, VERO in mezzo a tutta la baracca, la bomboniera, la favoletta ricamata e bianca, un pezzo di venezia sincero e disinteressato e puro, un pezzo che stava lì da quarant'anni e ogni giorno s'arricchiva di un oggetto stravagante, una cianfrusaglia nuova, un festone sgualcito, una maschera di plastica rotta, un palo da ormeggio colorato, un pesce rosso nell'acquario demente, un qualcosa che significava qualcos'altro oppure niente
a contrastare l'opulenza marmoreggiante della venezia di fuori, l'opulenza patafisica di quella venezia di dentro che possono avere solo i veneziani
SPAZZATO VIA questo capolavoro dello strambo alchimista Aucelio, spazzate via le sedie a gruviera, le pareti multistrato, le vecchie foto ed i colori, spazzato via da qualche incompetente e banale gestore di bar incapace di percepire l'essenza del luogo incredibile che è venuto a distruggere, oh ignoranza, oh porcheria, oh onta, oh coglioni stramaledetti che siate fulminati dalle vostre buone intenzioni, oh ridicoli spaventapasseri, sciocchi acchiappafantasmi, superflui turlupinatori ridicoli e superficiali caproni, feccia dell'umana gente lontano da me lontano da me che tanto il coltello è ormai entrato del tutto
Etichette: merdre, que reste-t-il de nos amours