Mini aggiornamiento per chi mi vuole bene e vuole sapere chestoaffà, per chi ha passato i mesi sotto tesi così o meglio di così e vuole farmi il pat sulla spalla (astenersi secchioni e lungimiranti conclamati), o per chi niente di tutto ciò ma non si sa perchè mi sta leggendo.
Snuotazzo immersa nel brodo dell'interessantissima tesi che mi son scelta per la quale la mia cultura in materia di comics et similia aumenta ogni dì, attendo tuttavia che la buon'anima del correlator da me prescelto (con grasse difficoltà) mi dica definitivamente yes e la burocrazia scartoffiosa possa così essere terminata e sepolta. Per il resto il duro lavoro del laureando (? lo è? non lo è? sì, no, nì, neh?non si capisce) mi porta a barcamenarmi tra giornate sbattimento&soddisfazione e giornate pigrizia&senso di colpa(tipicamente cristiano sottolinea qualcuna) salutismo e non salutismo, 5 del mattino oppure 3 e mezza del pomeriggio, costanza poca e lungimiranza ogni tanto, sensazione spesso di fallimento.
anzi: preponderandentemente di fallimento.
BOh: sarà la crisi. Macchè: non ne so nulla, non guardo la tv, non leggo i giornali, diciamo pure le cose come stanno: faccio cacare.
Sul blogghe di Travaglio leggo:
Una democrazia che non rispetta i suoi presupposti non è più una democrazia. Una democrazia che non rispetta le sue regole fondamentali non può essere rispettata.
A questo punto, perché mai un cittadino comune dovrebbe rispettarla, anziché mettersi “alla pari” col Presidente del Consiglio?
“Se tutto è assurdo”, grida Ivan Karamazov “tutto è permesso”.
In questi lunedì milanesi di pioggia mi sembra che il dubbio, l'inutilità e la fortuna siano l'unica forza che regoli il mondo.
forse domani meglio.
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