martedì 28 novembre 2006

DELLAMORTEDELLAMORE

DELLAMORE Pensare all'amore così nobile, talvolta tragico, talora perfetto, ogni tanto impensabile, mi lascia sbaccalita, rimbalucchita, rimbambita e spesso anche imbernoccolita.
Non capisco gli uomini non li capisco non li capisco anzi forse li capisco ma non capisco perchè pensano in questo modo così diverso dal mio. Non vorrei ricondurre sempre il tutto ad un generico innato marpionaggio, ditemi che non siete così semplici vi prego, perchè ogni tanto davvero mi viene da pensarvi così.
DELLAMORTE Chissà che queste morti in vita che attraversiamo ogni giorno tali che a mattino ci si sveglia con la sensazione che tutto sia cambiato di nuovo (nient'affatto in semplice comunque) ci portino, magari anche prima del bel giorno del vero addio, a svegliarci per una volta completamente felici.

2 Comments:

Blogger il blebo said...

capricci.
ieri sera la riprova che l'uomo è facilmente riconducibile ad un'unica matrice che muove le sue azioni e pensieri, e come esemplifica placidamente elio:
"servi della gleba a testa alta, verso il triangolino che ci esalta.."

sono cattiva verso chi mi vuol bene?
dipende dal perchè mi si vuol bene.

ASPETTATIVE ci portano al naufragio. non abbiatene. non abbiamone.

02 dicembre, 2006 11:41  
Anonymous Anonimo said...

---della morte-----

oggi,..., davvero....senso di vuoto, vertigine, noia, voglia di dormire e non aprire gli occhi.

smettere di piangere.
non riesco.Quanto dolore.Tanto, molto, immenso...Finirà mai?


è un buon giorno per cominciare a fumare.

08 dicembre, 2006 20:59  

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