domenica 15 ottobre 2006

Omaggio con riverenza: Italo Calvino





Partendosi di là e andando tre giornate verso levante, l'uomo si trova a Diomira, città con sessanta cupole d'argento, statue in bronzo di tutti gli dei, vie lastricate in stagno, un teatro di cristallo, un gallo d'oro che canta ogni mattina su una torre. Tutte queste bellezze il viaggiatore già conosce per averle viste anche in altre città. Ma la proprietà di questa è che chi vi arriva una sera di settembre, quando le giornate s'accorciano e le lampade multicolori s'accendono tutte insieme sulle porte delle friggitorie, e da una terrazza una voce di donna grida: uh!, viene da invidiare quelli che ora pensano d'aver già vissuto una sera uguale a questa e d'esser stati quella volta felici.


"Di qui ci partiremo, e andaremo tre giornate tra tramontana e greco.
De la città di Giandu.
Quando l'uomo è partito di questa cittade e cavalca 3 giornate, sí si truova una cittade ch'è chiamata Giandu, la quale fee fare lo Grande Kane che regna, Coblai Kane. E àe fatto fare in questa città uno palagio di marmo e d'altre ricche pietre; le sale e le camere sono tutte dorate e è molto bellissimo marivigliosamente. E atorno a questo palagio è uno muro ch'è grande 15 miglia, e quivi àe fiumi e fontane e prati assai. E in mezzo di questo muro è 'l palagio del Grande Kane, ch'è fatto com'io vi conterò. Egli è il magiore che giamai fu veduto: egli non v'à palco, ma lo spazzo è alto piú che l'altra terra bene 10 palmi; la copertura è molto altissim[a]. Le mura delle sale e de le camere sono tutte coperte d'oro e d'ariento, ov'è scolpito belle istorie di cavalieri e di donne e d'uccegli e di bestie e d'altre belle cose; e la copertura è altresí fatta che non si potrebbe vedere altro che oro e ariento. La sala è sí lunga e sí larga che bene vi mangia 6.000 persone, e v'à tante camere ch'è una maraviglia a credere. La copertura di sopra, cioè di fuori, è vermiglia, bioia, verde e di tutti altri colori, e è sí bene invernicata che luce come cristallo, sicché molto da la lunga si vede lucire lo palagio; la covertura è molto ferma.Tra l'uno muro e l'altro dentro a questo ch'io v'ò contato di sopra, àe begli prati e àlbori, e àvi molte maniere di bestie salvatiche, cioè cervi bianchi, cavriuoli, dani, le bestie che fanno lo moscado, vai e ermellini, e altre belle bestie. La terra dentro di questo giardino è tutto pieno dentro di queste bestie, salvo la via onde gli uomini entrano.E da la parte ve(r)so 'l maestro àe uno lago molto grande, ov'à molte generazione di pesci. E sí vi dico che un grande fiume v'entra e esce, e è sí ordinato che niuno pesce ne puote uscire; e àvi fatto mettere molte generazione di pesci in questo lago, e questo è co reti di ferro. E anco vi dico che verso tramontana, di lungi dal palagio da una arcata, àe fatto fare uno monte ch'è bene alto 100 passi e gira bene uno miglio; lo quale monte è pieno tutto d'àlbori che per niuno tempo non perdono foglie, ma sempre sono verdi. E sappiate, quando è detto al Grande Kane d'uno bello àlbore, egli lo fa pigliare con tutte le barbe e co molta terra e fallo piantare in quello monte; e sia grande quanto vuole, ch'egli lo fa portare à lieofanti. E sí vi dico ch'egli à fatto coprire totto 'l monte della terra dell'azurro, che è tutta verde, sicché nel monte non à cosa se non verde, perciò si chiama lo Monte Verde.E sul colmo del monte à uno palagio tutto verde, e è molto grande, sicché a guardallo è una grande meraviglia, e non è uomo che 'l guardi che non ne prenda alegrezza."

in foto: Colleen Corradi Brannigan, Diomira

2 Comments:

Blogger il blebo said...

Un altro brano di gran meraviglia:
"De la bianca festa.
Egli è vero ch'egli fanno loro fest'a capo d'anno del mese di febraio; e 'l Grande Kane e sua gente ne fanno cotal festa.
Egli è usanza che 'l Grande Kane e sua gente si vestono di vestimenta bianche, e maschi e femmine, pur ch'e' le possa avere; e questo fanno però ch'e i vestiri bianchi somigliro a loro buoni e aventurosi, e però lo fanno di capo dell'anno, perché a loro prenda tutto l'anno bene e allegrezza. E questo die chi tiene terra da lui, lo presenta (di) grandi presenti, secondo ch'egli possono, d'oro, d'ariento e di perle e d'altro; e è ordinato l'uno presente [a] l'altro cose bianche, le piú; e questo fanno perché tutto l'anno abbiano tesoro assai e gioia e allegrezza.
E ancora in questo die è presentato al Grande Kane piú di 100.000 cavagli bianchi, begli e ricchi, e ancora piú di 5.000 leofanti tutti coverti di panno ad oro e a seta; e ciascuno àe adosso uno scrigno pieno di vasellamenti d'oro e d'argento e d'altre cose che bisogna a quella festa. E tutti passano dinanzi dal signore; e questa è la piú bella cosa che giamai fu veduta."

15 ottobre, 2006 20:42  
Anonymous Anonimo said...

aquela que eu prefiro é ANASTASIA...
"....la tua fatica che dà forma al desiderio prende dal desiderio la sua forma,
e tu credi di godere per tutta Anastasia mentre non ne sei che lo schiavo."
semplicemente una sublime poesia... una poesia d'amore, e desiderio...

17 ottobre, 2006 17:20  

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