enter the oca game
il corso di letteratura italiana del '900 (frequentato da numerosi zoticoni a mio inflice avviso...è un corso da terzo anno non da primo!!!) è giustappunto terminato oggi con il mio amato libriccin calviniano---mentre madame legge, zoticoni escono dall'aula. go, go. Niente gioco dell'oca. Già arrostiti senza neppur tirare il dado.
L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
"Buona fortuna."
Ne avremo bisogno. Grazie, madame Scannapieco.
L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
"Buona fortuna."
Ne avremo bisogno. Grazie, madame Scannapieco.
posted by il blebo at 00:21
44 Comments:
Prima di iniziare i miei studi universitari, avevo in testa l'idea che l'università fosse un ente che accoglieva persone più o meno intelligenti, posseduti, come me, da una forte passione per il loro campo di specializzazione particulare.
Ero rimasto di stucco quando mi sono reso conto che la maggioranza s'interessavano soltanto ai soldi e che di passione non ne avevano.
Quindi sì, hai ragione, bisogna poter distinguere quelli dell'inferno da quelli che dimorano nel paradiso, per così dire.
Però, e ci ho messo un bel po' di tempo per arrivarci, facendo questo 'triage', bisogna anche rendersi conto che 'ste persone infernali sono infine persone, e che il fatto che i propri interessi non concordono con i loro, non vuol dire che non hanno niente da offrire. Semmai è più difficile da scoprire, ma esiste.
Almeno spero che esista, perché sennò non so cosa fare!
L'unica buona idea, che ho praticato con pertinacia anni orsono, è quella di iscriversi a una facoltà che non ti piace e assimilare quindi con maggiore facilità l'odio per la materia e quello per l'ambiente [che è penoso]!
Alla fine sembra un concetto vagamente zen, ma efficace, una cosa tipo "la porta senza porta"
Comunque desolante vecchiume docente [poche eccezioni] e ancor più desolante corpo discente che ha preso il proprio percorso di crescita come una sorta di ineluttabile tirocinio all'insensibilità
Percorsi differenti, dentro e fuori [situazionisti forse?], opposizione e originalità: forse questa è la via, chi lo sa...
Anrì
misterrrr..il mio "zoticoni" non vuol essere una critica a priori.. non intendo essere classista, ma neanche tacere troppo diplomaticamente le differenze. non apprezzo una persona tanto per i suoi interessi quanto per il suo cervello e il suo sforzo. chi non si sforza di capire è automaticamente uno zotico. io stessa mi rendo conto dei miei zoticismi quando sento che la mia mente tende a rinunciare per pigrizia.
niente inferno o paradiso: semplicemente livelli di consapevolezza e di volontà,spesso riconoscibili negli occhi della gente.
desolante vecchiume docente..non me ne parlare...78 anni per ora il mio più vecio..reduce seconda g. mondiale...
e ancor più desolante corpo discente...il problema è che una parte non è ancora uscita dall'adolescenza e vede facoltà come prosieguo obbligatorio di liceo, con conseguente tendenza al fancazzismo;al contrario, un'altra -come sottolineava el cangu- è posseduta da sogni finanziari fin troppo palesi..un'altra parte è priva di ambizioni, non solo per il futuro oggettivo ma specialmente per quello soggettivo della propria crescita, e va per inerzia; un'altra ha idee buone ma poca forza applicativa. tot:88%.
ma non desistiamo.continuo a conoscere belle persone questo mese e sono felice.
chi lo sa...
"[...] E tutte quelle coppe non sono altro che calamai prosciugati aspettando che nel buio dell'inchiostro vengano a galla i demoni le potenze infere i babau gli inni della notte i fiori del male i cuori della tenebra, oppure vi plani l'angelo melanconico che distilla gli umori dell'anima e travasa gli stati di grazia e epifanie.Invece niente."
[Italo Calvino-"La taverna dei destini incrociati"]
Blebonza come darti torto???
Anche io provo la stessa forma di irritazione, soprattutto nei confronti dei "fancazzisti", come li definisci tu...E ciò che più mi spiace, non è tanto che non capiscano il mio (o nostro) modo di pensare e cogliere i colori della vita(Gustave Klimt scrisse:"se non puoi piacere a tutti con la tua arte e le tue azioni, piaci a pochi:piacere a molti è male!"), ma è che non sanno cosa si stanno perdendo!
Maga
nuda veritas: "invece niente!"ehehehe
me piase
1. Mi sono dimenticato di dirti una cosa: spesso la gente mi chiede che cosa studio.
- beh, lingue e filosofia.
- eh sì? e che tipo di lavoro potrai fare con una laurea di lingue e filosofia?
- boh.
Meglio dire boh che sparare cazzate. Mi dovrebbero chidere se mi piace quello che studio. Preferisco il sistema ellenico: questa idea capitalista dell'educazione, ciò che chiamiamo 'la fabbrica delle lauree' mi pare piuttosto ripugnante. Okay. Mi rendo conto che non è così che funziona il mondo... mi rattrista.
2. Sì, lo so che non sei classista. La mia tendenza a difendere 'sto tipo di gente trova la sua genesi nel fatto che mio fratello è calderaio e anche posseduto da un 'jemenfoutisme' allucinante. Ma in fondo vale la pena conoscerlo.
3. Devo fregarti una parola a questo punto... GAUDIO!!! Ho fatto il mio biglietto: parto il 17 gennaio e arrivo a Parigi il 18. Mi sa che prenderò il treno per arrivare fino a Pau. Madoi Blebo, non vedo l'ora. Mi hanno anche dato una borsa di studio. Che felicità!
fregami anche quest'altra:
TRIPUDIO!!
I can't wait to see you mister
your italian is fuckin' good mister
presto anche il tuo french sarà tale
gioisci. enjoy
ps: jemenfoutisme ha i suoi lati positivi
ed evita tanti problemi talvolta
«In un tripudio di miccette il governo esplode e i suoi brandelli in cielo compongono la scritta ZIO CANTANTE»
Ti ricordi che l'avevamo trascritta assimeme?
OH YES, il nostro mito di trascorrere un'adolescenza come si deve grazie ad elio e al suo monociglio....sigh!!che saudade!!
Saudade. Che bella parola!
Ho un link per te, che forse ti piacerà, forse no. A me comunque piace questo genere di cose sciocche.
http://www.qwantz.com/fanart/150104-5.png
Ho riso per due giorni di seguito. Te lo giuro.
oh blebo, blebonza cara, mi ritrovo a scrivere su tastiera tedesca, e ti dico: quivi a Lisboa il fancazzismo universitario non é contemplato...gli studenti si trovarono l'anno scorso, tra capo e collo, il famigerato PROCESSO DI BOLOGNA, che ha portato un vento di cataclisma fatto di lavori individuali, di gruppo, esami, sottoesami...(questo non impedisce loro peró di ignorare le evenienze che causano le FESTE NAZIONALI...assurdo...si trovano quindi a sapere tutto delle materie loro impartitegli, ma ad ignorare i fatti stessi che costituiscono la loro storia...)comunque tra 3 ore devo presentare um trabalho del caralho...mi sento malissimo!!!ME TAPINA!!!(a pd letteratura italiana era del 1 anno...fortuna che era la mia materia preferita dopo storia; ricordo ancora che mi venne chiesto il passo della Divina (in confidenza) riguardante Bertrand de Born, che divise il suo capo, presol con mano a guisa di lanterna, ahilui!!, dal resto di quel suo corpo mozzato...)
mi permetto, paolo,
-per esemplificare alcune ideeee
su cui mi trovo d'accordo con te
-per non dimenticare l'esatto discorso che facevamo l'altra sera
-per specificare ciò che intendo in questo mio post
proporre un pezzo del tuo diario sottile
"Quintali.
Aver smesso con l'alcool mi fa rendere maggiormente conto di quanto sia spesso futile la socializzazione.
(...) è bello accorgersi di come il 98% dei rapporti umani e delle amicizie non siano legate all'affinità tra le persone, ma al bisogno di qualcosa che possa riempire il vuoto intorno.
E ci concentriamo sugli altri, per bisogno di compagnia, ma non c'è mai la persona giusta, o quando c'è non è reperibile, oppure si dilegua e tante altre piccole fregature.
E le persone diventano il contorno del mio pasto di sorrisi di circostanza per non accusare esteriormente tutta la noia che provo di tanto in tanto, di fronte a tanta della gente che conosco, che non considero inferiori o superiori, ma semplicemente che di positivo non mi portano proprio un cazzo, perchè coltiviamo vite differenti ed incomprensibili l'un l'altra.
Senza generalizzare, c'è anche chi può dare molto.
Ed ora che il mio io è maggiormente stabilizzato e sereno, butto via il set di conoscenze inutili.
Mi tengo solo più per le persone che contano."
http://ereticontemporaneo.spaces.live.com
imparato molto
molto intiresno, grazie
eh?
Si, probabilmente lo e
good start
quello che stavo cercando, grazie
Perche non:)
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leggere l'intero blog, pretty good
Perche non:)
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La ringrazio per Blog intiresny
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
quello che stavo cercando, grazie
necessita di verificare:)
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